domenica 30 dicembre 2007

IO SONO UN FRULLATORE

Ottimo...ho trovato la mia sindrome...anche ribbattezzata da me "sindrome del frullatore", per i comuni mortali si tratta di BURN-OUT che significa "essere brucitati, cotti". SINTOMI: - Iperattività, straordinari non pagati (ma solo perchè non segnalati...:P), non avere mai tempo, negazione dei propri bisogni (sicuramente meno di tempo fa), stanchezza cronica, sonno insufficiente, bisogno di guardare sempre l'orologio, sogni ad occhi aperti, recupero solo nel week-end, ansia, nervosismo, tendenza al pianto (eppure non sono incinta...:P), irrequietezza, impazienza, brontolio continuo...uffa ma non è vero...ooops! minore partecipazione personale, bizzarrie e atteggiamenti paranoidi...in che senso?isolamento, mal di schiena...ce l'ho! consumo di alcool, caffè, tabacco e psicofarmaci...bhe no dai questa non è vera ad esclusione del caffè...sono diventata caffeinomane!!!PER QUESTO, QUESTO E QUEST'ALTRO MOTIVO! bella fine dell'anno...

giovedì 27 dicembre 2007

Zio Gigi...winner of 2007 Music Awards!

Un uomo che se non ci fosse lo dovrebbero inventare!

lunedì 17 dicembre 2007

DOMATTINA 18.12.07 TUTTI INCOLLATI ALLA TIVIII!

Martedì 18 dicembre alle 10.00, all'interno del programma COMINCIAMO BENE (RAITRE) condotto da Fabrizio Frizzi ed Elsa di Gati, interverranno i volontari di Italia Solidale Daniela Gurrieri, Responsabile delle missioni di Italia Solidale in Africa, insieme ad Alberico Cecchini e Simona Monaco, novelli sposi, che hanno scelto di trascorrere la loro luna di miele in modo molto forte: hanno visitato la missione di Namwaya – Uganda, dove hanno incontrato le molte difficoltà delle popolazioni, ma anche tanta vita e gioia, grazie alla nuova cultura di vita di Italia Solidale! Ora, Alberico e Simona hanno adottato tre bambini a distanza!INVITIAMO TUTTI VOI A PARTECIPARE ALLA VISIONE DELLA TRASMISSIONE!
Alberico, di 36 anni, e Simona di 30, si sono appena sposati, lo scorso 28 ottobre 2007.
Alberico sin da giovanissimo, appena laureato, comincia a collaborare ad alti livelli con personalità del mondo della comunicazione entrando a far parte di una realtà molto ambita e affermandosi professionalmente nel mondo pubblicitario e nell’editoria. Per anni frequenta ambienti dove si respira la creatività e l’ambizione da un lato, ma dove comunque l’apparenza, il denaro e il successo sono alla base di tutti i rapporti interpersonali. Nonostante raggiunga l’apice della carriera, comincia ad avvertire un profondo senso di disagio, una falsità di vita, che si manifesta sia nel lavoro ma ancor più nella vita relazionale ed affettiva. Proprio nel momento in cui sente di non farcela più, gli si presenta “per caso” l’opportunità di fare un’adozione a distanza con Italia Solidale e di salvare la vita di un bambino. Lo fa immediatamente, sentendo che è l’unica cosa vera in quel momento della sua vita.Viene così in contatto con la “nuova cultura” di Italia Solidale, e comincia un cammino di sviluppo di vita che lo aiuta anzitutto a far luce sui propri condizionamenti, a risolvere molte delle sofferenze che lo colpiscono, a ritrovare le proprie forze, a instaurare relazioni autentiche. Trovando un enorme beneficio per la propria vita automaticamente si impegna per diffondere questa cultura attraverso il proprio lavoro e far salvare la vita di molti bambini. In questo percorso coinvolge anche un’amica, Simona. Anche lei fa lo stesso tipo di esperienza di sviluppo della propria vita e di solidarietà per i bambini. Avendo entrambi ritrovato sé e le proprie forze, una fede vera e un modo sano di relazionarsi, grazie a questa nuova cultura, si sono finalmente “incontrati” e “innamorati”, vivendo l’amore anzitutto come rispetto e scambio nel rispetto, e poi allargandolo oltre la propria coppia, ai sofferenti nello spirito e nel corpo. Con questo spirito sono arrivati al matrimonio, decidendo di fare il viaggio di nozze in Africa, visitando le missioni di Italia Solidale. In una di queste missioni, Namwaya – Uganda, hanno avuto una bellissima sorpresa: la comunità ha organizzato per loro una cerimonia di nozze tipica della loro cultura. E come regali di nozze hanno ricevuto qualcosa di molto inusuale…ecco quello che hanno scritto appena tornati: “Il nostro matrimonio africano per una famiglia mondiale"Come luna di miele abbiamo fatto un tour inusuale. Dal mare meraviglioso di Zanzibar al Safari nel cratere di Ngorongoro in Tanzania, il Parco naturale con più animali selvatici del mondo, a Namwaya in Uganda, una angolo di mondo sperduto, un paradiso terrestre. Qui la parte più viva del viaggio, altro che tramonti sul mare o leoni e giraffe, abbiamo fatto una bagno di vibrante umanità, una esperienza che ti entra dentro e non vorremmo mai più perdere.Una festa continua di bambini che cantano, ridono, ballano. Alcuni ci guardavano sbalorditi perché quelli più piccoli non avevano mai visto l’uomo bianco, infatti non solo non c’è la TV ma neanche l’elettricità. Qualcuno si è messo a piangere altri più coraggiosi, imitando i più grandi ci davano la manina per salutarci e poi se la guardavano come per vedere se si era imbiancata anche la loro. Ma ecco la sorpresa: a due settimane esatte dal nostro matrimonio in Italia, hanno organizzato a nostra insaputa un'altra festa di matrimonio per noi, questa volta in stile africano, con balli, canti, rituali, padrini, damigelle, vestiti e doni da tutti compresi vari polli e due caprette. Con centinaia e centinaia di invitati e tante torte. Perché tutto questo?Perché abbiamo adottato due bambini a distanza con Italia Solidale e tramite loro siamo andati a vedere uno delle loro collaborazioni per renderci conto di ciò che succede. E quello che succede è incredibile! Nella settimana passata con loro, centinaia di persone ci hanno testimoniato con uno spirito vibrante il riconoscimento infinito che loro hanno per tutti gli italiani che hanno permesso una autentica rivoluzione delle loro vite. Lì infatti da ultimi degli ultimi, donne soprattutto, poverissime e con tanti figli e mariti violenti e alcolizzati (l’Uganda che nel 2004 era nel mondo il paese con il più alto tasso di alcolismo) disperate e sole, oggi si sono unite, grazie a tanti donatori italiani e allo spirito di Italia Solidale e oggi sono le persone più felici che mai abbiamo incontrato nella nostra vita. In gruppi di 5-7 famiglie si uniscono per lavorare, aiutarsi e andare ad aiutare altre famiglie. I mariti vedono grandi cambiamenti, smettono di bere perché torna loro la speranza e collaborano. Oggi ridono tanto e di cuore, ballano con anima e sessualità piena di amore, si sentono amati dall’Italia e da Dio e sanno che per non perdere tutto ciò devono aiutare gli altri a risorgere e questo amore si espande. Proprio come i primi cristiani sono veri cristiani, anche se magari qualcuno è animista o musulmano ma ciò conta veramente poco. Prima litigavano oggi si aiutano. Lo vedi dai loro occhi sono pieni di amore e di una grazia in cui vorremmo vivere per sempre. E’ la forza della vita che vince ogni male. Così in questa pienezza abbiamo deciso di allargare ancora di più la nostra famiglia, già io avevo una bimba adottata in Colombia e Simona un bimbo in Kenya, ora abbiamo deciso di adottarne uno proprio lì dove siamo stati, più uno in India. Così già in famiglia siamo sei. Poi se Dio vuole quando concepiremo anche i nostri figli in Italia saremo una vera famiglia mondiale. Perché nella nostra vita abbiamo cominciato a ricevere una sovrabbondanza di amore da quando abbiamo cominciato ad aiutare i bambini grazie anche ad una trasmissione Rai. Tutti dovrebbero sperimentare che è dando amore disinteressato che si riceve vero amore. Soprattutto salvando la vita ai bambini e preparandogli un ambiente pieno di rispetto come avviene grazie ad Italia Solidale in oltre 90 missioni in tutto il mondo e grazie alle persone della Rai che permettono di diffondere questa meraviglia.
Alberico e Simona
Li accompagna Daniela Gurrieri, volontaria da anni impegnata con Italia Solidale. Testimonierà il perché di questi frutti di vita e di amore, che Italia Solidale raccoglie da anni sia qui in Italia che in 100 diverse missioni di Sud America, Africa e India. Spiegherà come migliaia di bambini si salvano e le loro famiglie e comunità si stanno affrancando non solo dalle sofferenze causate da povertà e guerra ma, attraverso i “prestiti solidali”, ritrovano la vita, la pace e la sussistenza.

martedì 11 dicembre 2007

martedì 4 dicembre 2007

A GRANDE RICHIESTA TORNA...IL CORSO MASS MEDIA

Corso di formazione per giovani operatori (o aspiranti tali) dei mass media
"LA PERSONA E LA COMUNICAZIONE - Per una autentica professionalità nei Mass Media"Edizione 2008.
Il mondo della formazione professionale sulla comunicazione di massa offre oggi percorsi altamente specialistici per l’acquisizione di una preparazione tecnica. E’ carente, invece, dal lato della formazione umana e culturale, dove “cultura” è intesa come “vita”. Un giovane che si accosta oggi al variegatissimo mondo della comunicazione, accanto alla possibilità di raggiungere una preparazione per creare prodotti mediatici tecnicamente perfetti e innovativi, difficilmente trova modo di fare contestualmente un’esperienza di maturazione personale, necessaria per saper cogliere la realtà nel suo insieme e individuare contenuti e modalità per una comunicazione che veramente serva la vita e le persone.
(Foto accanto: L'intervento di Sergio Valzania, Direttore di Radio Rai 2 e Radio Rai 3).
La missione del corso-laboratorio è quella di supportare e stimolare giovani operatori (o aspiranti) dei mass media a crescere innanzitutto a livello personale e culturale, poi anche a livello professionale e operativo, per sviluppare un nuovo modo di comunicare in maniera chiara ed efficace, ma soprattutto poter partecipare attivamente alla vita e alla realtà attuale, cogliendone ed esaltandone gli aspetti essenziali ai fini di un rispetto della vita delle persone.
(Foto accanto: da sinistra, P.Angelo Benolli, fondatore e presidente di Italia Solidale, insieme a Massimo Liofredi, dirigente Rai, responsabile di Domenica In e altri programmi, e a Giuseppe Stabile, giornalista della carta stampata).
Modalità di partecipazione: Totale 20 appuntamenti settimanali da gennaio a giugno 2008. Presso la sede di Italia Solidale in via S. Maria de Calderari 29, Roma (Largo Argentina). Possono candidarsi coloro che già lavorano, a vario titolo, nel settore dei media o della comunicazione in genere, e gli studenti universitari all’ultimo anno di studi.
Per candidarsi è necessario inviare a d.gurrieri@italiasolidale.org un breve curriculum e una lettera di candidatura da cui devono emergere le motivazioni. Il costo totale è di 300 euro. Opportunità di collaborazioni e stages in aziende del settore. Chi è interessato avrà facilitazioni per ottenere il tesserino di giornalista-pubblicista.
(Foto accanto: la consegna degli attestati ai partecipanti).
Riconoscimenti:Il corso-laboratorio "La Persona e la Comunicazione" è riconosciuto e sostenuto dal Ministero della Solidarietà Sociale.
Per altre informazioni:
06 68 77 999 - Daniela Gurrieri
ed Elisabetta Sbrolla. oppure rivolgetevi
a me tramite mail elisabetta.s@hotmail.it
E' una proposta davvero valida che offre diversi punti vista, competenze, qualità ed esperienze formative che si possono trasformare in collaborazioni di lavoro.